giovedì 18 aprile 2013

robertojonghi.it

Roberto Jonghi Lavarini ha 40 anni, è felicemente sposato con Veronica ed ha due figlie di 11 e 6 anni, Beatrice e Ludovica. Laureato in Scienze Politiche alla Università Statale di Milano, lavora come consulente immobiliare (compravendita e ristrutturazioni) nella società di famiglia ed è iscritto a diverse associazioni di categoria.
Cristiano Cattolico praticante, fedele alla Tradizione, è Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e Volontario del Corpo Italiano di Soccorso del Sovrano Militare Ordine di Malta. Appassionato di storia, cultura, araldica, tradizioni religiose e popolari, enogastronomia e sagre paesane, è molto legato alle radici ed alla identità Walser (tedesco-vallese) della propria famiglia e fa parte del gruppo folkloristico del suo paese di origine, Ornavasso.
Da sempre coerente militante di destra, è stato: Segretario del Fronte della Gioventù di Milano, Dirigente Provinciale del Movimento Sociale Italiano, Dirigente Regionale di Alleanza Nazionale e della Fiamma Tricolore della Lombardia, Consigliere Circoscrizionale e Presidente della Zona Porta Venezia, per due volte candidato alla Camera dei Deputati come Indipendente ne La Destra.
Attualmente, per scelta, non ricopre alcuna carica politica e non è iscritto a nessun partito ma collabora con svariate associazioni culturali e testate giornalistiche, partecipando a diverse trasmissioni televisive come opinionista.

martedì 16 aprile 2013

RITORNO AL REALE

RITORNO AL REALE
All’ uomo di questi tempi, cresciuto a dismisura nelle capacità tecnologiche e scientifiche, ma rimasto immaturo nella sapienza necessaria del loro uso, queste tecniche a lungo andare sono sfuggite di mano, producendo crisi.
Assistiamo al fatto che questi strumenti sono sfuggiti di mano all’ uomo, hanno persino assunto autonomia (morale) e sono essi stessi ora a spiegare e determinare le idee e i comportamenti dell’uomo stesso, limitando la sua capacità di distinguere tra fini e mezzi.
Ciò vale in economia come per altre scienze o tecniche e per la politica. Decidendo di ignorare l’unicità della vita dell’uomo, costituito di carne e spirito, ci si è fatte sfuggire di mano la logica e la dinamica stessa dello sviluppo economico, del senso comune, dell’arte della politica, imposti a tavolino, a uso e consumo di un’umanità considerata alla stregua di “animali intelligenti”, da soddisfare solo materialmente proponendo il consumare di qualunque bene materiale… Altrimenti il Pil non sarebbe cresciuto…
Ciò è accaduto perché l’uomo ha perso il senso della vita, il senso delle sue azioni. Perché il nichilismo dominante, eletto a filosofia di pensiero di questo tempo, ha distolto l’uomo da riferimenti di verità e di continuo confronto con la Realtà attraverso l’uso di ragione.
Senza Verità e Realtà all’uomo sfuggono di mano, appunto, gli strumenti. Come si può chiedere a un banchiere a un politico di dar senso – vero senso, per il bene comune… – al suo mestiere se la vita non ha senso?
Abbiamo perso la concezione della nostra spiritualità, che tende all’ Incontro con il Divino che si è fatto Uomo, e ciò ha comportato la perdita del corretto rapporto fra gli uomini e con la natura. In particolare in campo politico si è troncato il rapporto fra classe dirigente politica e popolo, proprio in virtù del fatto che l’Uomo non è più considerato come complessità materiale e spirituale.
RICOSTRUIRE UNA PRESENZA IN POLITICA
Sulla politica (tecnocratica) così come è strutturata ed intesa oggi, non si ritiene si possa fondare un progetto per l’Italia, ed i risultati di questa deriva sono lì da vedere.
Occorre un cambiamento teso a riacquistare il senso del fine del far politica, che resta l’arte del tendere al bene comune.
Per tendere a tale ritorno non bastano e non servono, anzi complicano la vita ulteriormente, le riforme sulle conseguenze delle scelte umane, quali la riforma del sistema elettorale o l’entrata in scena di nuovi soggetti sociali, anch’essi pensati in salotti illuminati.
Occorre la ripresa di una presenza politica vera, che si presenti con dei contenuti, e stili di vita, di servizio al bene comune, esordendo dalle cause che determinano la vita sociale oggi così come è, analizzandole e giudicandole, onde poter , poi, incidere sulle conseguenze.
Noi desideriamo questo cambiamento culturale e personale, siamo estranei allo statalismo liberale o socialista, poniamo il fulcro della nostra azione nella centralità della Persona e al suo svilupparsi e crescere nella Comunità, ricordando come i compiti dello Stato siano servizio a un soggetto ad esso preesistente: la Società.
Occorre allora restituire a tutte le parti sociali, a tutti gli italiani, la possibilità di essere rappresentati, ricostruendo quel rapporto interrotto fra classe dirigente politica e popolo, facendolo partecipare alle scelte, evitando che caste contrapposte continuino a produrre, con una dialettica finalizzata solo alla conservazione del Potere, ingiustizia e diseguaglianze.
Le idee che commuovono ( nel senso di cum-movere) l’uomo, sono le stesse che cambiano la storia.
Le domande più radicali di ognuno di noi cercano il significato del vivere e si sostanziano in opere per il bene comune.
Per questo proponiamo la scelta di riferimento sociale, e prima ancora elettorale, da parte della gente comune, di persone che assumano il mandato politico secondo il criterio della corrispondenza, della serietà, competenza e moralità dell’agire.
Oggi l’astrattezza moralista, le ideologie persistenti anche se mascherate, e la corruzione hanno portato a uno svuotamento della tensione ideale, come se la vita politica fosse esclusivamente luogo di espressione di forza e potere. Occorre, di contro, rifondare una presenza politica intesa come servizio al prossimo, tenendo a mente l’episodio Evangelico della lavanda dei piedi, applicando nella pratica politica le massime “regnare è servire”, “potere è servizio”.
  • RIPARTIRE DA ZERO PER UNA SOCIETA’ A MISURA DELL’UOMO
Riteniamo che sia un grave errore pensare che nelle scelte politiche si debba guardare prima ai programmi economici e solo in secondo luogo ai princìpi relativi alla vita e alla famiglia come nucleo fondante la società.
Le cause della crisi economica sono principalmente culturali e morali, e ogni passo verso leggi contrarie al diritto naturale comporta gravi esiti anche in campo economico finanziario.
Suggeriamo come punti di riferimento nella scelta dei candidati da votare e dello schieramento-partito da sostenere, valutando già da subito con giudizio certo per le prossime elezioni amministrative e forse politiche, il sostegno a progetti legati al territorio e il riproporre e riparlare di temi politici comprensibili agli elettori quali :
-la crisi economica e le nostre proposte per superarla;
-il sostegno alle piccole e medie imprese dall’oppressione usuraria delle banche e del fisco;
-il fisco invadente ed aggressivo, che ritorni ad essere equo;
-il lavoro e la lotta alla disoccupazione, in particolare giovanile;
-la casa come diritto fondamentale per le famiglie e spazio di libertà, rendendo impignorabile la prima casa;
-la giustizia che travalica i limiti costituzionali;
-l’ordine pubblico, che vede l’aumento intollerabile del crimine e della microcriminalità;
-l’ambiente degradato , ove la natura è calpestata;
-la tutela della famiglia e dei principi non negoziabili;
-la tutela dell’inventiva e produzione nazionali e la lotta in particolare alla contraffazione.
CARTA D’IDENTITA’ DE IL MOSAICO ITALIANO
1. Il Mosaico italiano è un gruppo di uomini e donne associazioni, circoli, aggregazioni sociali, culturali, giovanili e politiche che spontaneamente si riuniscono per dare un esempio di presenza nel corpo sociale al servizio del bene comune, fondando il proprio agire su un’amicizia vera.
2. L’esempio che il Mosaico italiano vuole dare è quello di fornire una chiara e netta proposta per ricostruire, tassello dopo tassello, il tessuto sociale al quale si appartiene.
3. La proposta de il Mosaico italiano è quella di battersi per valorizzare tematiche precise attraverso i metodi che la politica consente.
4. Le tematiche che il Mosaico italiano vuole affrontare per costruire, tassello dopo tassello, il tessuto sociale sono: il sostegno della famiglia come istituto fondante la comunità, la diffusione di stili di vita ed ideali impregnati da spirito di sacrificio e di servizio come scelta di vita, ove quindi non ci siano solo diritti ma anche doveri, la diffusione dei principi di solidarietà e sussidiarietà, la difesa della vita dell’essere umano in ogni modo e circostanza.